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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Su pruppu

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Su pruppu in sardo è il polpo. E questa è la semplice ricetta che ho imparato a Cagliari. Secondo me è il modo più rispettoso di trattare il polpo, nonché il modo migliore per gustarlo puro nella sua semplice e sublime essenza. Ingredienti per 4 persone: Un polpo da 1,8 kg Una manciata di sale Olio extra vergine di oliva Il succo di mezzo limone Preparazione Ho preso un bel polpo a 16 euro al kg al mercato di Papiniano. Era fresco, ma già battuto e pronto per la cottura. Il polpo fresco è infatti molto duro e ha bisogno di una cottura lunga, con lo svantaggio di sfaldare la pelle e i tentacoli e di ritrovarsi alla fine con una massa informe e sfilacciata. Una buona cosa da fare è scongelare un polpo, perché il processo di decongelamento ne rompe le fibre e lo rende più tenero. Oppure, come in questo caso, avere un polpo fresco e già battutto... che è la cosa migliore. Pulite il polpo lavando i tentacoli, svuotate la testa e cavate sia gli

Cozze gratinate

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In Calabria le ho sentite chiamare cozze arreganate , cioè arrangiate. Le cozze gratinate sono infatti l’equivalente di mare delle polpette: si fanno semplicemente con un buon impasto di pane o pan grattato. Poi naturalmente le varianti sono infinite e dipendono dal vostro gusto o da quello che vi trovate in frigo al momento. Questa è la mia ricetta per 4 persone (10 a testa è il minimo): 40 cozze (1/1,5 kg) Brodo di cottura delle cozze Pan grattato (l’equivalente di un piatto fondo riempito fino all’orlo) Eventualemente un po’ di mollica di pane sbriciolata Una manciata di grana (o parmigiano) grattugiato 2-3 rametti di prezzemolo 3-4 rametti di timo 1 spicchio di aglio Sale Pepe bianco Olio extra vergine di oliva Preparazione Fate aprire le cozze in questo modo . Io preferisco condirle bene fin da questa prima fase (così me le trovo pronte se voglio farci una pasta o se voglio mangiarle come una zuppetta), ma se volete fare più in fretta, potete

Il sarago è un pesce di lago?

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Solitamente il sarago nasce, vive e si riproduce in mare. Ma se vi venisse in mente di dargli degna sepoltura sotto un letto di patate e di tumularlo al forno a 200° in un laghetto di vernaccia, be’ allora in quel senso possiamo dire che il nostro buon sarago, almeno una volta nella vita, si sia fatto una bella nuotata al lago. Ma non divaghiamo… Dopo una lunga pausa dal blog dovuta al generale inverno che – seppur quest’anno mite – impone ranci a base di ossobuchi, cotolette e cremosi risotti allo zafferano traboccanti burro e grana voluttuosamente mantecati, torno finalmente a condividere una ricetta di pesce. Protagonista del giorno è, come s’è capito, il sarago : un pesce bello come l’orata e altrettanto buono, solitamente pescato e non d’allevamento. L’altro martedì mattina passeggiando per il mercato di Viale Papiniano mi sono imbattuto in questo bel sarago da quasi 1 kg. Il prezzo di 6€ al kg era troppo allettante e non ho resistito. Nella mente mi si è subito