Cannolicchi e paccheri

Il cannolicchio, questo sconosciuto. Oggi presento una ricetta abbastanza facile con questo mollusco meno famoso delle vongole, ma non meno versatile. La “morte sua” dei cannolicchi secondo me rimane sempre quella di mangiarli vivi, con solo una spruzzata di limone. Una volta cotti perdono infatti quasi tutto il loro sapore intenso di mare. Ma se volete provare un primo piatto leggero e delicato, allora ecco a voi la ricetta dei cannolicchi e paccheri.


Ingredienti per 2 persone:
180 g di paccheri di Gragnano
6-700 g di cannolicchi
2 spicchi di aglio
Una punta di peperoncino
2 mazzetti di prezzemolo
Mezzo bicchiere di vino bianco
Sale
Olio extravergine d’oliva

Preparazione
Consiglio di cucinarli appena comprati, ma se volete o dovete aspettare qualche ora o al massimo un giorno, potete conservarli in frigo avvolti in un panno da cucina bagnato. Così avrete più probabilità che arrivino vivi e ancora freschi alla meta.



I cannolicchi contengono molta sabbia. Puliteli tenendoli in un recipiente con acqua e sale per spurgarli. Due o tre ore possono bastare. Lavateli poi con l’acqua corrente e scolateli. Controllate che non rilascino più sabbia. Nel frattempo tritate il prezzemolo.


Imbiondite adesso in una padella l’aglio e il peperoncino con un filo abbondante d’olio.
Quando l’olio è caldo, aggiungete i cannolicchi in padella e metà del prezzemolo tritato, girate tutto con un cucchiaio, aggiungete il vino bianco e coprite la padella col coperchio.



Lasciate cuocere per 4-5 minuti. I cannolicchi dovranno aprirsi tutti. Vedrete che a fine cottura avranno rilasciato molta acqua. Separate l’acqua dai cannolicchi e filtratela così da ridurre il rischio di trovarvi della sabbia nel piatto.


Adesso viene il bello. Con un po’ di pazienza dovrete staccarli tutti dal loro guscio. Verranno via facilmente, ma ricordatevi di separare la sacchetta grigia (stomaco, interiora etc, ma nulla di rivoltante, tranquilli) e di buttarla.


Alla fine resterà solo la polpa bianca. Se vi fa schifo la forma allungata che ricorda un po’ le lumache, potete benissimo tagliarli in due o tre pezzi.


Nel frattempo vi siete ricordati di mettere l’acqua in pentola e di portarla a ebollizione? Se si, salatela e buttate subito la pasta. Altrimenti fate tutto da zero e mentre l’acqua si scalda spiluccate qualche cannolicchio e bevete un sorso di vino bianco. Ho usato una pasta di Gragnano, i paccheri Faella, i miei preferiti. Hanno una cottura molto lunga, circa 15 minuti.


Controllate che nei cannolicchi non ci sia troppo sughetto, in questo caso potete buttarne un po’ altrimenti vi ritroverete i paccheri a galleggiare in piscina.


Quando la pasta è bella al dente, scolatela e versatela in padella. Accendete la fiamma al massimo, versate il resto del prezzemolo tritato e saltate un po’ la pasta.



Servite nel piatto e buon appetito.


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